Intervento della pittrice e critica d'arte Maria Grazia Todaro
Maria Grazia Todaro
10 Dicembre 2011

Nasce a Treviso 11 Maggio 1958. Attualmente vive e lavora a Casale sul Sile TV . Pittore , che ha fatto dell’arte uno strumento indispensabile dedicandosi ad essa con la sensibilità che risponde ad un puro istinto innato. E’ un autodidatta che ha saputo associare la descrizione (poetica, impulsiva,) della realtà a un estetismo lirico efficace concentrandosi sul linguaggio espressivo, su uno stile originale e consapevole delle potenzialità intrinseche. Una produzione trascorsa coerente nel suo stile. Con le sue figure umane: ritratti di donne e fanciulli,i paesaggi riproposti con colori caldi e mesti tipici dell’autunno, campagne rigorose. Ma i toni e i temi trattati diventano man mano più cupi e aggressivi nel genere e nella forma. Le sue creazioni oggi si identificano nei primissimi piani dei volti in movenze ora aggressive ora sorridenti ora assorte prediligendo un tratto denso e deciso del pennello Lo sguardo dei visi delineati è intenso ed espressivo,rivelatore di una diversa psicologia o disposizione d’animo del personaggio rappresentato. Nelle sue figure appunto il volto appare come il centro ideale attorno al quale si svolge tutta l’espressività e la carica emotiva e prorompente del personaggio raffigurato con colori accesi e di notevole contrasto Opera dopo Opera si percepisce un certo legame con un mondo, che somiglia così tanto a quello di chi li sta osservando ,di personaggi ,sia sconosciuti che famosi e la sua ricerca stilistica è impetuosamente tesa verso una carica emotiva sempre più raffinata Nell’Opera presentata per questa Expo un aborigeno abitante delle foreste amazzoniche dipinge il volto con terre bianche con quello che la terra e la foresta offre come in questo caso per celebrare un funerale ,dove l’assenza di vita è rappresentata dall’occhio scavato in un suggestiva voragine creata dallo sfondo nero che avvolge l’intero ritratto.

© Copyright 2012 Luciano Rizzato